Alla fine del 2015, precisamente a ottobre, sono stato ingaggiato dalla Federazione Egiziana di Tiro a Volo con l’incarico di provare a qualificare per Rio almeno un atleta nella disciplina del trap, la fossa olimpica. In un mese ci siamo dovuti preparare per i Campionati Africani, l’ultima chance di avere la quota olimpica. Il tempo era pochissimo ed è per questo che mi sono messo subito alla ricerca di un mental coach che potesse fornire a me e ai miei atleti il necessario supporto mentale.
Ho visto alcuni video di Massimo e l’ho contattato, anche perché aveva già lavorato con dei tiratori. Superata la diffidenza iniziale, i miei atleti hanno iniziato a dialogare con sé stessi in modo positivo, e pian piano hanno sviluppato la mentalità vincente, quella del campione che ha fiducia nelle proprie possibilità, si assume sempre la responsabilità del proprio operato e dà il meglio in ogni circostanza.
In pochi mesi di lavoro, abbiamo raggiunto l’obiettivo di portare Ahmed Kamar, l’atleta di punta, non solo alla finale delle Olimpiadi, ma addirittura allo shoot-off per una medaglia, miglior risultato di sempre per un tiratore africano. Quinto assoluto, stritolato tra cinque veterani e plurimedagliati dei Giochi Olimpici.
Il tiro a volo è uno sport individuale, tuttavia è stato importante ‘fare squadra’ e far percepire agli atleti che tutti noi stavamo puntando ad un unico obiettivo.
Sono certo che questo sarà solo l’inizio di una lunga e proficua collaborazione con Massimo Binelli.