Gioco a biliardo dal 2010 e ho ottenuto una promozione dopo quattro anni. In gara, sono riuscito a battere più volte giocatori di categoria superiore; nello stesso tempo ho lasciato per strada partite sulla carta più facili, esprimendo livelli altalenanti di gioco.

Ho scoperto il progetto Atleta Vincente e ho deciso di iniziare un percorso di mental coaching con Massimo Binelli. Dopo le prime sessioni di lavoro ho partecipato a una gara importante, la quinta e ultima tappa del BTP (Billiard Tour Pro) a Sant’Antonino di Susa, e sono riuscito a superare la batteria di qualificazione. Ho sconfitto in finale un Master (categoria superiore alla mia), alla bella, all’ultimo tiro.

Ringrazio Massimo Binelli, perché per tutta la giornata (ho disputato tre incontri al meglio dei cinque set, per un totale di circa quattro ore di gioco) non ho mai smesso di dialogare con me stesso nel modo che mi ha insegnato. Mi sono perdonato gli errori, mi sono incoraggiato, mi sono ripetuto che potevo batterli tutti. Fino alla ciliegina sulla torta, in finale: stavo perdendo 2-1 con il Master che poi ho sconfitto, così ho chiesto una pausa (è consentita dopo il terzo set), ho sistemato un po’ i pensieri e sono tornato sul biliardo per dare tutto quello che mi era rimasto.

Ho conquistato il quarto set e nel quinto mi sono tirato fuori due o tre volte da situazioni difficili fino a procurarmi un’unica occasione per chiuderlo, perché anche all’avversario mancavano soltanto tre punti per vincere. L’ho sfruttata al primo tentativo e ho vinto io.

Era un sacco di tempo che non riuscivo a giocare con questa determinazione, e mai ero riuscito a realizzare un risultato così importante contro un avversario di tale livello, in una gara nazionale. Ho usato al meglio le tecniche per gestire il mio dialogo interno, e sono solo all’inizio di un percorso che si prospetta entusiasmante.