“Mi chiamo Elena, sono un’atleta di karate nella specialità kata (forme) e gareggio nella categoria master. Mi sono affidata a Massimo dopo averlo conosciuto prima sui social e poi personalmente, perché mi ero resa conto che non riuscivo più a gestire correttamente le mie emozioni nel momento della gara. Nonostante riuscissi quasi sempre ad ottenere buoni risultati, alla fine della competizione non mi sentivo mai appagata come il risultato avrebbe fatto supporre. Questo perché mi rendevo conto che a causa della cattiva gestione delle emozioni sul tappeto non riuscivo mai a dare me stessa al 100%, e questo per me era molto frustrante.
Così ho deciso di intraprendere un percorso di sport mental coaching personalizzato insieme a Massimo che, incontro dopo incontro, è riuscito a farmi capire che non dovevo farmi sopraffare dai cattivi pensieri, ma che dovevo essere io stessa a capirli e indirizzarli nella direzione giusta. Il fatto che sia lui stesso uno sportivo, mi ha messo a mio agio perché sapevo che poteva capire perfettamente le dinamiche che si possono presentare in questo ambito, qualsiasi sia lo sport praticato.
Mi sono fin da subito messa a lavoro, iniziando ad allenare la mia mente con lo stesso impegno con cui mi allenavo a livello fisico. E fin da subito mi sono resa conto che qualcosa stava cambiando, non solo nell’ambito sportivo, ma anche nella vita quotidiana.
Dopo qualche mese dall’inizio del percorso, è arrivata la prima gara importante dove poter testare quello che avevo imparato: i Campionati Italiani di categoria. Al di là del risultato positivo (terzo posto), quello che mi ha veramente lasciato soddisfatta è che sono riuscita a controllare perfettamente i miei pensieri e la mia mente così come Massimo mi aveva insegnato.
Dopo questo episodio, sono tornata a casa e ho lavorato ancora sull’aspetto mentale, affinando alcuni aspetti che sentivo ancora carenti. Ed è accaduta una cosa veramente incredibile. Giusto pochi giorni fa, ho partecipato ai Campionati Mondiali di karate stile Goju Ryu in Austria. Ho incontrato avversarie provenienti da tutto il mondo. Alcune veramente di alto livello. Sono salita sul tatami con la consapevolezza di non essere da meno di nessuna delle mie avversarie. Dentro di me sapevo che ero in grado di vincere la gara. Così sono salita sul tappeto ‘con gli occhi della tigre’ e alla fine sono salita sul gradino più alto del podio felice non solo del risultato ottenuto, ma anche e soprattutto di come sono riuscita a gestire la gara.
Per questo motivo non posso far altro che ringraziare il mio mental coach per il cambiamento che è riuscito a portate nella mia vita, sportiva e non solo. Massimo è veramente un professionista preparato, ma la cosa più importante è che riesce a metterti a tuo agio e non ti fa sentire giudicato”.
“Mi chiamo Anna e sono una pattinatrice di 15 anni.
Ho conosciuto Massimo Binelli quando ne avevo 11: soffrivo per il Morbo di Osgood-Schlatter bilaterale, patologia legata alla crescita molto dolorosa. Non volevo rinunciare al mio sport e, mentre piangevo dal dolore e facevo fatica addirittura a salire le scale, continuavo a fare gare e cercavo dentro di me ogni giorno una motivazione importante per continuare.Mia madre trovò il libro di Massimo in una libreria del centro e ogni sera iniziò a leggermi “una pillola” di “Atleta Vincente”, libro che mi ha accompagnato per diverso tempo e che mi ha aiutato molto a “non mollare”. Fu talmente utile che consigliammo il libro anche ad altre pattinatrici.
A 13 anni feci uno stage di pattinaggio lontano da casa, come ero abituata a fare dall’età di 6 anni, ma questa volta fu diverso: nel tentativo spasmodico di raggiungere i miei obiettivi, andai talmente in ansia che mia madre venne a prendermi e mi portò a casa di corsa. Il giorno dopo feci il primo colloquio con Massimo, che fin da subito mi tranquillizzò, trattandomi con sincerità e dandomi dei tempi (precisi) di recupero della fiducia in me stessa e di raggiungimento dei miei obiettivi.
Ed eccomi qui, ad oggi, con i vecchi obiettivi raggiunti e con i nuovi già in mente da discutere con Massimo nel corso della prossima sessione. Per il momento mi sento un’Atleta Vincente, ma soprattutto ho conquistato quella fiducia nelle mie capacità che mi aiuterà a diventare un’adulta forte e decisa”.
“Mi chiamo Davide Libertazzi, sono portiere del PDHAE, girone A di Serie D. Dopo i primi 3 capitoli del videocorso AtletaVincente.com, ho iniziato a notare grandi cambiamenti in me stesso e sono certo che questo percorso possa ancora migliorami tanto.
Tra gli aspetti più importanti mi preme sottolineare la scoperta del dialogo interno. Dando voce a me stesso e con me stesso, ho iniziato ad avere un pensiero positivo a 360 gradi sia durante l’allenamento che durante la partita. Vedo aumentata la mia concentrazione in entrambi i casi, focalizzandomi esclusivamente su una mentalità positiva.
Altro punto sul quale mi sto soffermando costantemente è il concetto di visualizzazione. Durante la giornata abbiamo molto spesso dei tempi morti che impieghiamo nelle cose banali o in cui non facciamo addirittura nulla. Ho capito che non bisogna perdere tempo e che ogni minuto è prezioso per un ottimo lavoro di visualizzazione e consapevolezza.
Ciò che ho eliminato è la deconcentrazione durante un allenamento, la deconcentrazione e l’ansia durante una partita di aspettare il 90° e di riuscire a capire a tutti i costi quanti minuti manchino al fischio finale. Adesso sono “sul pezzo” e rimango concentrato perché vivo il momento. Tra i punti di forza potenziati posso senza dubbio annoverare la fiducia in me stesso: nelle ultime tre partite ho effettuato delle ottime prestazioni condite anche da due clean sheet consecutivi. Voglio lavorare bene e voglio parare tutto in partita. Questo è uno dei miei obiettivi. Prima di intraprendere questo percorso ero sul pezzo, ma non avevo gli strumenti necessari per esserlo sempre come adesso. Una frase che mi ha molto colpito è “Se vuoi diventare un campione vivi, gareggia e agisci come un campione”: mi sta aiutando ad aumentare il mio pensiero positivo”.
“Mi chiamo Christopher Russo e ho 26 anni. Il 27 aprile 2022 ho deciso di intraprendere il PerCorso Formativo per la professione di Mental Coach. Dopo sei mesi di duro lavoro, ho conseguito l’attestazione e ora sono ufficialmente Mental Coach!
Un percorso duro, a tratti sfiancante, ma oggi posso dire anche entusiasmante. Grazie a Massimo sono riuscito a capire tante paure, fragilità nello sport, nella vita, che ora riconosco e trasformo come punti di forza. Non è stato semplice, perché cambiare la propria vita, le proprie abitudini risulta al quanto faticoso. Però c’è quella parola magica, “consapevolezza”, che fa la differenza: ti permette di capire a fondo chi sei, cosa vuoi realmente da te stesso. Così un giorno mi sono fermato e mi sono detto: “Voglio diventare Mental Coach”.
Questo obiettivo mi ha portato ad agire e cambiare la mia vita. Ci sono riuscito e per questo ringrazio me e Massimo”.
“Ho 60 anni e da circa tre anni pratico il Field Target, una disciplina di tiro che richiede grande precisione, dove la sfida con gli avversari avviene all’aperto in contesti caratterizzati da condizioni meteorologiche tra le più varie ed impegnative. Le gare si basano sull’ingaggio di 50 bersagli, posizionati fino a 50 metri di distanza e ripartiti su 25 piazzole di tiro.
In questi 3 anni mi sono allenato sotto la guida esperta di un bravissimo preparatore tecnico, ed ho gareggiato in varie competizioni in Italia. Presto mi sono reso conto che, pur avendo raggiunto una buona “tecnica”, non sarei andato oltre nei risultati se non avessi iniziato ad affiancare alla tecnica la cura dell’aspetto “mentale” correlato a questa disciplina di tiro.
Circa 12 mesi fa, nel sapere che avrei partecipato al Campionato Mondiale 2022 ospitato in Italia (Pomezia 5-7 agosto), mi sono messo alla ricerca di informazioni su come affrontare e potenziare tale aspetto divenuto per me fondamentale, così ho acquistato sia il libro “Atleta Vincente” sia il videocorso AteltaVincente.com, un passo che in realtà mi ha aperto ad un mondo nuovo!
Dopo aver letto il libro, anzi, dopo averlo divorato!, ho contattato subito Massimo Binelli ed assieme abbiamo identificato un pacchetto personalizzato di assistenza. Per un anno abbiamo fatto squadra e mi ha accompagnato con vari incontri video, gli ultimi due dei quali ad inizio e durante i tre giorni di competizione.
Il Campionato si è concluso per me con un bellissimo 5° posto Mondiale nella categoria Veteran, un risultato che, ne sono cosciente, non avrei mai potuto raggiungere da solo!!!
Grazie a Massimo, ho conosciuto, compreso e messo in pratica concetti fondamentali a me prima sconosciuti, quali il dialogo interno, il pensiero positivo, la consapevolezza, la concentrazione, gli ancoraggi e, soprattutto, lo stare “in bolla”.
In ciascuno dei tre giorni di gara noi tiratori ci siamo affrontati per circa 5 ore ad una temperatura di più di 40°C, con vento a 20 Km/h e con raffiche a 40, un vero inferno per il corpo e per la mente. È in queste condizioni che, giorno dopo giorno e piazzola dopo piazzola, ho sperimentato la potenza assoluta dello stare “in bolla”, una condizione nella quale ogni gesto tecnico è rimasto perfetto, tiro dopo tiro, fino a farmi giungere all’ultimo colpo dell’ultimo giorno di gara, ancora con una grande carica e lucidità mentale!
È vero che qualche colpo non è andato a segno, ma questo è lo sport. Di sicuro, ciascuno di questi colpi ha fatto crescere in me una grande voglia di tornare presto ad allenarmi con Massimo per perfezionare ancora di più il mio approccio mentale a questa bellissima disciplina.
Un GRAZIE speciale a Massimo Binelli per questo mio primo bellissimo traguardo!”
“Mi chiamo Laura, ho 46 anni, tiro con l’arco dal 2016, ma solo nell’ultimo anno ho iniziato ad allenarmi con assiduità, seguita da un istruttore estremamente competente.
Più o meno nello stesso periodo ho scoperto il Mental Coach Massimo Binelli e ho immediatamente iniziato a seguire con assiduità i suoi contenuti gratuiti su YouTube. Dopo pochi mesi mi è venuto naturale acquistare il videocorso Atleta Vincente: mai scelta avrebbe potuto essere più azzeccata! Da dilettante allo sbaraglio sono diventata un’arciera di buon livello, l’allenamento e l’impegno costanti pagano sempre, ora ho molta più fiducia riguardo alle mie capacità, mi trovo a definire e scrivere sulla carta degli obiettivi che una volta non avrei nemmeno potuto sognare!
Certamente mi risulta tuttora impegnativo mettere in pratica le tecniche di visualizzazione e concentrarmi, ma questo mi dà fiducia nel pensare che ho un ampio margine di miglioramento, oltre che tecnico, anche mentale!
“Sono ormai molti mesi che sono entrato in contatto con Massimo, mi è stato referenziato da un mio amico. Ho iniziato prima di tutto a seguire i suoi video, le sue “Pillole”, mi ha subito colpito il suo modo di comunicare, chiaro, efficace e diretto. Da quel giorno, appena Massimo pubblica qualcosa non perdo l’occasione per seguirlo, i suoi video non sono mai banali, trovo sempre qualche nuovo spunto e sono sempre originali (spesso i contenuti che troviamo online sono gli stessi o si somigliano molto).
Un giorno mi sono deciso e l’ho contattato, sono un tour operator, per proporgli una collaborazione, bella chiacchierata, molto concreta e produttiva, come lo siamo stati in occasione di alcune interviste che ho avuto il piacere di potergli fare.
Massimo è persona concreta ed umile, sa ascoltare e sa interpretare al meglio il suo ruolo di mental coach. Di Massimo mi piace molto il suo taglio sportivo nel mental coaching, oltre che come atleta praticante.
Stimo Massimo dal primo giorno che l’ho ascoltato, sono riuscito a coinvolgerlo in qualche modo nelle mie attività e nei miei interessi, questo mi ha permesso di guadagnarmi la sua stima, cercando di fare in modo che possa crescere!
Oggi ho sentito il desiderio di dire queste cosa a Massimo, ho deciso di scriverle e renderle pubbliche, perché sono sicuro che possano essere una gradita conferma per chi già lo conosce, ma possano stimolare e incuriosire chi non lo conosce ancora.
Grazie Massimo per il tuo prezioso contributo nella crescita e nel fare la differenza nella vita delle persone!”
“Grazie al percorso di allenamento mentale che ho fatto nel periodo della pandemia con il Mental Coach Massimo Binelli, ho imparato a lavorare su me stessa e a gestire i cambiamenti che mi hanno aiutato a costruire il percorso fino alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, dove ho vinto la medaglia d’argento nei 100 metri Delfino.”
“Ciao Massimo, sono Vincenzo Tucci, ho finito di leggere ‘Atleta Vincente’: davvero ottimo!!! Qualche giorno di pausa e lo rileggerò…
Da quando ho iniziato a studiare il tuo libro ad oggi, sono migliorato molto a biliardo. Il ‘biliardo parla’ e gli avversari vanno alla cassa; io gioco in scioltezza e mi diverto senza mai un movimento fuori posto. Infatti, tutti gli avversari che mi conoscono non si spiegano le ragioni di questo cambiamento, avvenuto in poco più di un mese.
Diciamo che già la natura mi ha dato un buonissimo temperamento, ma integrandolo con le tue tecniche di allenamento mentale… sto diventando Super Sajan! 🙂
Grazie ancora per i tuoi preziosi insegnamenti!”
“Mi chiamo Ginevra, ho 12 anni e pratico pattinaggio su ghiaccio da quando ne avevo 5.
Ho iniziato a gareggiare a 8 anni e, inizialmente, tutto andava bene, ma quando ho iniziato a crescere, e il mio livello di pattinaggio aumentava sempre di più, durante le gare mi agitavo e concludevo sempre le mie competizioni non soddisfatta come avrei voluto.
Per questo mia mamma un giorno decise di acquistarmi il libro “Atleta Vincente ” e da quel momento ho cominciato ad utilizzare tutte le tecniche spiegate nel libro in modo da controllare sempre di più la mia tensione.
Da quattro mesi seguo un percorso di sport mental coaching con Massimo e piano piano la mia autostima sta crescendo sempre di più.
Sono solo all’inizio di questo percorso che spero di continuare e ringrazio Massimo per tutto l’aiuto che mi ha dato e per quello che sono sicura mi darà ancora.”
“Il mio nome è Massimiliano, sono un batterista. Grazie al lavoro di allenamento mentale svolto con Massimo Binelli Coach , ho imparato a spostare il mio focus sul ‘qui e ora’ e a mantenere la concentrazione su ciò che sto eseguendo, sul considerare le mie emozioni (ansia da prestazione, paura di non essere all’altezza della situazione, paura di sbagliare, paura di non avere successo) non come nemiche, ma come alleate che mi aiutano a ottenere quello per cui sto lavorando.
Ho anche imparato ad aumentare giorno dopo giorno il mio grado di autostima, facendomi le opportune domande in quelle situazioni che in passato mi rendevano insicuro. Sono diventato meno perfezionista e più tollerante nei confronti degli errori e riesco a ‘vedere in positivo’ le situazioni che prima mi procuravano ansia e stress, e che quasi sempre si risolvevano in una brutta prestazione.
Attualmente sono in grado di applicare tutte le strategie e le tecniche di coaching per il mio studio sullo strumento e per la mia vita sociale di tutti i giorni, mi sento più tranquillo con me stesso e, di conseguenza, lo sono con tutto ciò che mi circonda. Ho iniziato anche a pormi in maniera più costruttiva di fronte agli imprevisti che possono capitare tutti i giorni e ho migliorato il mio rapporto con le persone che frequento.
In ambito musicale mi sento più sicuro dei miei mezzi, quindi ho migliorato il mio rapporto con la batteria, che in precedenza era più di sofferenza che di piacere.”
“Mi chiamo Marco. A dicembre del 2017 mi sono fatto un regalo: il libro “Atleta Vincente” di Massimo Binelli. Uscivo da buone esperienze agonistiche con la kick boxing, il drift, le gare con gli scooter: le vittorie ci sono sempre state, ma ho vissuto stati di forte stress e ho passato notti insonni.
Il mio coach di kick cercava di spronarmi dicendomi che i miei limiti erano solo mentali e non fisici, date le ore che passavo in palestra; l’istruttore di scooter mi diceva che, nonostante i miei risultati eccellenti, se avessi superato il mio limite mentale sarei andato dove volevo con molta meno fatica…
In quel periodo avevo iniziato da pochi mesi una nuova avventura: il tiro a volo. In allenamento ero arrivato a una media di 22/23 piattelli su 25, ma in gara non riuscivo ad andare oltre i 16. Addirittura alla finale dei campionati italiani mi ero fermato a 7 su 25!!!
Vista la delusione, mi ero posto l’obiettivo di tornare ai campionati italiani per vincere, perché non avevo nulla da perdere, e volevo farlo lavorando su me stesso con tutte le tecniche del videocorso AtletaVincente.com. Ho letto più e più volte il libro e ho ascoltato le videolezioni e pian piano ho iniziato a vedere la luce! Basti dire che adesso non dovevo più nemmeno pensare alla “bolla” perché quando inizio a sparare si forma da sola.
Nei giorni scorsi mi sono trovato in finale in mezzo a tiratori di Eccellenza e di Prima Categoria, gli stessi che anni fa vedevo come alieni. Il “perfetto nessuno” che un tempo li guardava di là da una siepe adesso era lì a sparare assieme a loro!
Massimo, non ti ringrazierò mai abbastanza, perché per anni e anni, e in vari sport, non sono mai riuscito a esprimere le mie possibilità, in gara me la facevo sotto, mentre adesso aspetto le finali per esprimermi al meglio! Grazie e ancora grazie…”
“Mi chiamo Piero Padovan, sono il gestore di un piccolo hotel e quindi non sono uno sportivo professionista, ma ho lavorato con Massimo durante il mio primo anno di nuotatore agonista.
Già dalle poche sedute di coaching a cui ho partecipato, ho capito che è un professionista molto serio e decisamente preparato. Ho iniziato a fare nuoto agonistico in età avanzata e, nonostante le scarse basi, e non solo in ambito agonistico, sono riuscito a portare a casa degli ottimi risultati per essere soltanto un principiante. I miei istruttori di nuoto lo hanno riscontrato e sono rimasti stupiti dai miei miglioramenti in un periodo così breve (solo un anno e mezzo).
Posso confermare che tutte le tecniche di mental coaching che Massimo ha messo a mia disposizione e che sto applicando giorno dopo giorno sono assolutamente efficaci.
Un consiglio ai più giovani: affidatevi a lui e impegnatevi a seguire i suoi consigli. Il successo è assicurato!”
“Il mio nome è Massimo, ma tutti mi chiamano Max. Pratico il tiro a volo, disciplina della fossa olimpica. A settembre 2019 ho iniziato il percorso AtletaVincente.com e devo ammettere che in breve tempo ho già avuto un buon riscontro: sono riuscito ad entrare nei primi 10 della classifica del Tav Conselice, dove mi alleno, a cui tenevo veramente tanto, con dei punteggi mai ottenuti prima, in una gara!
I cambiamenti sostanziali sono stati sulla concentrazione e sull’auto convinzione che potevo farcela. Ho ancora qualche punto debole, per esempio riguardo alla gestione della tensione e al controllo della rabbia, ma ci sto lavorando e sono certo che con l’aiuto di Massimo ce la farò!”
“Mi chiamo Stefano, corro in moto da circa cinque anni a livello agonistico, per pura passione, e amo da morire questo sport. Ho deciso di contattare Massimo dopo aver trascorso un periodo abbastanza difficile, durante il quale non ottenevo risultati e tutto andava sempre peggio. L’ansia, in primis, il peso della gara e la pressione emotiva non mi facevano tirar fuori la grinta e le capacità che sapevo di avere.
Ho iniziato il percorso di mental coaching sportivo, lavorando bene sulle mie debolezze ma anche sui punti di forza e nel giro di poco tempo ho visto un grande miglioramento, ottenendo anche ottimi piazzamenti.
Gara dopo gara, mi sono ritrovato in vetta alla classifica e sono diventato Campione del Trofeo Italiano Amatori 2019 Classe 600 Avanzata!
Grazie Massimo per quello che hai fatto, dedico anche a te la mia vittoria…”
“Sto seguendo da luglio 2019, con molto interesse, il videocorso AtletaVincente.com.
All’inizio ho fatto un po’ di fatica a mettere in pratica le tecniche del dialogo interiore e della visualizzazione, poi, qualche giorno prima dell’ultimo torneo a cui ho partecipato, senza alcuno sforzo ho preso atto che nella mia mente, prima di addormentarmi e subito dopo il risveglio, avevano iniziato a prendere forma soltanto pensieri positivi.Grazie alla visualizzazione, mi sono visto eseguire in modo perfetto i servizi che mi ero posto come obiettivo, come pure ho immaginato di restare calmo e rilassato durante la partita.
La consapevolezza e la concentrazione, infine, mi hanno fatto restare sempre sul pezzo fino all’ultimo punto, evitando di pensare al risultato dopo aver vinto i primi set.
Ho affrontato il torneo certo di essere in forma, preparato e motivato, questa volta anche sul piano mentale, e l’ho considerato un ‘normale allenamento’ un primo test per poter raggiungere il mio obiettivo, ovvero migliorare la classifica nazionale di tre gradini ed esprimere la mia miglior prestazione ai Campionati Nazionali che si disputeranno nel maggio 2020. Ho eseguito tutti i compiti, durante le partite e a fine competizione, e ho capito quali sono i punti deboli da migliorare.
C’è ancora molto da lavorare, ma so che è la strada giusta. Grazie Massimo!”
“Mi chiamo Sergio Cornali, da parecchi anni pratico quel fantastico sport chiamato tiro a volo. Continuavo a vedere che altri tiratori mettevano ‘like’ alla Pagina Facebook di Massimo Binelli e al suo ‘Atleta Vincente’…
Dopo qualche tempo decisi di scoprire chi era costui, andando a vedere qualche sua ‘Pillola’ e ad inizio giugno 2019 lo contattai. Parlammo di respirazione, concentrazione, consapevolezza e tante altre cose, compresi i ‘rudimenti’ della nutrizione corretta di un tiratore durante una gara.
Beh, due mesi dopo, il 28 luglio, in quel di Valenza Po, ho vinto il mio primo Campionato Italiano di Fossa Olimpica, Seconda Categoria. Qualcosa ci ha messo il mio mental coach Massimo Binelli; qualcosa la mia ‘technical coach’ (la mia compagna Chiara); e dai… qualcosina ci ho messo pure io!”
“A pochi mesi dalla partecipazione al mio primo Ironman, mi sono ritrovato in un momento di crisi mentale e interiore a causa di una gara preparatoria che si era svolta a maggio e non era andata come speravo. Avevo perso la motivazione e la fiducia in me stesso, così ho deciso di cercare aiuto.
Dopo svariate ricerche, ho conosciuto Massimo tramite il Web, il suo programma di lavoro AtletaVincente.com mi ha subito convinto e ho deciso di affidarmi a lui per allenare anche la mente ad affrontare questa grande sfida.
Pur avendo a disposizione soltanto poco più di un mese, Massimo ha saputo aiutarmi e in quattro settimane, con i suoi insegnamenti, sono riuscito ad applicare in gara il metodo “Atleta Vincente”, con buoni risultati. Mi sono focalizzato sulle “mie” motivazioni e ho eliminato i condizionamenti negativi, vivendo il momento. Ho gareggiato concentrandomi su me stesso, sui miei punti di forza, sulle mie sensazioni, e non più sulla paura di sbagliare o sulla paura del giudizio altrui.
Grazie al suo percorso di allenamento mentale, ho concluso la mia gara con un tempo migliore delle mie aspettative, e sono diventato un Ironman! Ora so come affrontare le grandi sfide con metodo e sicurezza, e ho deciso di sfidarmi nuovamente all’Ironman di Francoforte del 2020.
Grazie Massimo del lavoro che stiamo facendo!”
“Sono incappato per caso in una Pillola di Coaching di Massimo e mi si è accesa una lampadina! Sta dicendo tutte cose che mi riguardano?, ma come fa a conoscermi?, erano le domande che hanno iniziato a ronzarmi in testa.
Mi sono iscritto subito al suo percorso di mental coaching sportivo AtletaVincente.com e ho capito quali erano i miei problemi dovuti all’ansia da prestazione, all’agitazione e alla poca sicurezza di me stesso.
In pochi mesi di lavoro ho già notato dei notevoli miglioramenti e sono sicuro che la strada da seguire per diventare un… Vincente sarà lunga e ricca di soddisfazioni.
Grazie Massimo per quello che stai facendo!”
“Da anni pratico tiro con l’arco olimpico, a livello agonistico. Da autodidatta, sin da subito avevo raggiunto dei buoni piazzamenti. Con il passare del tempo, ho iniziato a sentire la necessità di perfezionarmi, così ho iniziato una vera e propria “odissea” tra un allenatore e l’altro. L’uno creava e l’altro distruggeva il lavoro fatto in precedenza…
Troppi allenatori, troppi indottrinamenti contrastanti: sono arrivata a perdere quella istintività del tiro che sentivo essere il mio punto forza. Tutti si occupavano della parte tecnica, non di quella fisica e psicologica. Dovevo andare in gara solo per vincere!
A quel punto mi sono chiusa a riccio e ho cercato di riprendere di nuovo il mio percorso da sola, ma con mille dubbi. Poi ho incontrato Massimo sul Web: la sua disponibilità e sensibilità sull’argomento mi hanno… spiazzata! In sole due settimane, con i suoi insegnamenti, ho già potuto applicare, in gara, il metodo AtletaVincente sulla mia tecnica di tiro, con buoni risultati. Mi sono concentrata su tutto ciò che di positivo ha da offrire questa disciplina e sulle mie sensazioni, non più sulla paura di sbagliare.
Ti ringrazio molto Massimo per il lavoro che stiamo facendo.”
“Mi chiamo Marco Giannoni, sono un medio giocatore di biliardo, ma nell’ultimo anno non riuscivo più a vincere una partita, perché il cervello mi andava “in pappa”, mi assaliva ansia mista a tremori e mi prendeva la “sudarella”, insomma: la più totale incapacità di gestire le mie emozioni.
Per questo ho deciso di contattare Massimo Binelli e assieme a lui ho affrontato il percorso AtletaVincente: uno dei migliori investimenti che io abbia mai fatto!!! Massimo mi ha tirato fuori dal pantano, ridandomi la gioia di giocare, anche perdendo, ma con tutt’altro atteggiamento al tavolo. Ho ricominciato a divertirmi…
La qualità del mio gioco si è notevolmente alzata, e anche nei momenti peggiori riesco a mantenere una serenità che prima mi era sconosciuta, e che mi ha permesso ultimamente di avere delle ottime prestazioni: quale miglior dimostrazione di solidità è riuscire a rimontare quattro partite di fila e vincere contro giocatori di categoria superiore?
Quindi GRAZIE MAX per i tuoi insegnamenti, la tua pazienza e l’entusiasmo che metti nel tuo lavoro, mi hai riaperto la strada!”
“Mi chiamo Giulia Vernata. Sono sempre stata emotiva e fortemente autocritica. In pedana mi bloccavo dopo uno zero, iniziavo a pensare che ormai il punteggio che mi ero prefissata sarebbe stato irraggiungibile, mi arrabbiavo con me stessa e mollavo.
Ho cercato un aiuto per eliminare i miei punti deboli e ho deciso di affidarmi a Massimo Binelli, con cui ho iniziato un percorso all’inizio di maggio. In meno di tre mesi, l’8 luglio ho vinto il Campionato Italiano di Trap 1, con il punteggio di 90/100 e con il mio primo fantastico 25!
Questo risultato è stato possibile grazie ai meravigliosi insegnamenti di Massimo, che fin da subito mi ha fatto scoprire una grinta e una tenacia che non credevo di avere! Una persona gentile, disponibile e professionale… Grazie mille per il lavoro svolto e per tutto quello che faremo ancora!”
“Ciao Massimo, ti scrivo perché ci tengo a ringraziarti di aver scritto ‘Atleta Vincente ’. Ho comprato il tuo libro un paio di mesi fa, perché stavo attraversando un momento di crisi mentale e interiore a causa di una gara che si era svolta a febbraio. Era stata un vero disastro, pur avendo ottenuto in precedenza ottimi risultati in allenamento… A quel punto ho preso la decisione di cambiare il mio atteggiamento mentale e, dopo aver fatto varie ricerche, ho comprato il tuo libro.
Domenica scorsa ho gareggiato ai Campionati Italiani di Powerlifting, lo sport che pratico da un anno e mezzo. È la gara più attesa per tutti gli atleti, perché racchiude un anno di sacrifici e io ho conquistato la medaglia di bronzo, sfiorando per poco quella d’argento!
Ci tengo a esprimerti la mia più sincera gratitudine, perché il tuo libro è stato un dono dal cielo: mi ha fatto capire che è possibile realizzare qualsiasi cosa e che immaginandosi vincenti non soltanto non porta sfortuna, ma è assolutamente vero il contrario! Desideravo più di ogni altra cosa dare il massimo e grazie a te è stato possibile. Ho mostrato gli occhi della tigre e non sono mai stata così piena di energie e sicura di me stessa e della mia autostima, sicura delle mie capacità e sicura di poter essere un’Atleta Vincente!
Prima avevo paura di salire in pedana, con i miei blocchi mentali causati da brutte performance precedenti In questa gara, invece, è stato tutto diverso, ero rilassata, sono riuscita a controllare le mie emozioni e le mie paure. Ma la cosa più bella è che finalmente mi sono divertita come quando affrontai la mia prima gara, un’emozione unica!
Un’altra cosa importante è che sono riuscita finalmente a sconfiggere l’avversario più temibile, ovvero la vecchia me stessa, quella timorosa, con scarsa autostima, poco fiduciosa nelle sue capacità e pessimista. Alla fine, posso dire di aver vinto davvero la mia battaglia! Se non avessi deciso di comprare il tuo libro, ora non sarei un’Atleta Vincente! Grazie di cuore, Massimo .”
Ho iniziato a seguire scrupolosamente il videocorso AtletaVincente arrivando, al momento, alla quarta sessione. Sono assolutamente esterrefatto dai risultati che sto conseguendo e mai e poi mai avrei pensato che la mia mente potesse contare davvero il 50%! Questo percorso mi sta letteralmente stravolgendo!
In gara non ho ancora ottenuto obiettivi eclatanti, anche se proprio all’ultima prova del BTP a Settimo Torinese ho raggiunto la finale di batteria, per poi cedere il passo contro un avversario di due categorie superiori alla mia. Sono sempre stato un giocatore di medio livello, ma con buona conoscenza e ottima tecnica, eppure in gara non rendevo. Caratterialmente sono sempre stato ipercritico verso me stesso e, come spesso accade, adducevo mille scuse, tra cui la sfortuna o fattori esterni ogni qualvolta le cose non andavano per il verso giusto. Mi innervosivo molto, e nella mia disciplina la mancanza di concentrazione e una mente offuscata dai pensieri negativi portano inevitabilmente al disastro.
Oggi tutto questo sembra miracolosamente sparito e scoprire che il mio peggior nemico ero io stesso mi ha completamente trasformato in un nuovo giocatore. Riesco a rimanere freddo e concentrato, rilassato al punto giusto da non avere la mente sovraccarica da tensioni inutili, e tutto questo mi permette di non sentire le tensioni muscolari cosicché la sbracciata è assolutamente di qualità superiore. A conferma di tutto ciò, e questo risulta essere, a parer mio, il raggiungimento di un grande obiettivo, tutti hanno visto un cambiamento straordinario nel mio modo di approcciarmi al tavolo e una consapevolezza che mai avevano riscontrato prima d’ora. Essere vincente non vuol dire essere il primo o il più forte, ma in questo momento mi sento vincente come non mai, perché ogni giorno sto notando una crescita enorme, tangibile e misurabile. La mia media punti si è alzata di molto.
La più grande vittoria che ho conseguito in questo periodo è stata quella di accettare una sconfitta e tornare a casa sereno, felice, fiero di quanto ho mostrato sul campo di gioco, con la consapevolezza che la meta si avvicina sempre di più.
Ultimo traguardo, e non per importanza, è quello di non sentire più la presenza dell’avversario: gioco contro me stesso, per raggiungere il mio obiettivo, e ciò che il mio avversario riesce a fare durante la partita per me è diventato un aspetto che non ha rilevanza. La mia vittoria è il solo superamento del mio obiettivo.
Sono sulla retta via e i risultati tangibili arriveranno presto. Grazie Massimo Binelli Mental Coach per avermi dato questa possibilità.
Ho ripreso a giocare a biliardo dopo otto anni, riuscendo fin da subito a ‘difendermi’ a livello regionale e nazionale. Eppure non ero soddisfatto delle mie prestazioni, poiché faticavo tantissimo a trovare la giusta concentrazione e, soprattutto, tendevo ad alzare bandiera bianca alla prima difficoltà, distraendomi e cercando di aggrapparmi a qualsiasi tipo di scusa.
Ho deciso di affidarmi a Massimo Binelli, con cui ho iniziato un percorso a novembre 2017. Oggi, sei mesi più tardi, ho fatto dei passi da gigante sotto il profilo mentale, anche se la strada è ancora molto lunga, ma è solo grazie a Massimo se ho preso la direzione giusta.
Due settimane fa ho vinto il mio primo campionato provinciale e il 29 aprile, in coppia con Sandro Foroni, ho trionfato per la prima volta in una gara open nazionale.
La voglia di continuare a migliorarmi è tantissima… Grazie maxbin!
And today [domenica 18 marzo 2018, ndr], I won my first gold medal in this sport [Trap, Tiro a Volo, disciplina della Fossa Olimpica, nda], making me the first Junior female athlete to ever win a gold medal in a Maltese senior selection shoot, with a 41/50 in the final.
This was all possible because of my team that stand behind me in every target, and win or lose, remain my number 1 supporters.
James Galea, and my mum, I can never say thank you enough for all the hard work and sacrifice you do for me in order to see me at the top, and for teaching me to NEVER GIVE UP! Jeffrey McCready, you believe in every single shot that I make, and lead me in such a professional way to reach the big dream. Thank you for living all the emotions this sport gives, and most of all for believing in me. Also a big thanks goes to Massimo Binelli, my mental coach who helped me reach the top. The journey continues…”
[Mikaela Galea è una tiratrice a volo maltese, figlia di James, a sua volta valido tiratore nonché Professional Shooting Coach ISSF B, con il quale da tempo sto svolgendo un ottimo lavoro in vista di Tokyo 2020 (nel team c’è anche Jeffrey McCready, altro coach Professional shooting coach ISSF B). Nei 105 anni di storia della Malta Shooting Sport Federation, la Federazione maltese di Tiro a volo, è la prima volta che una donna, e per di più di categoria Junior, vince una selezione Senior, battendo addirittura William Chetcuti, tiratore che ha partecipato a ben quattro edizioni dei Giochi Olimpici. Questa è la notizia pubblicata sul sito della tv maltese TVM.]
“Mi chiamo Samuel e ho 15 anni. Pratico judo da quando avevo 4 anni e ho iniziato a gareggiare soltanto all’età di 12 anni. Nonostante io abbia partecipato a più di 100 gare, ho sempre avuto una grande paura interiore.
A marzo del 2017, grazie al percorso AtletaVincente Massimo è entrato nella mia vita sportiva, e da quel momento la mia mentalità è cambiata da partecipante a vincente!
La strada è appena iniziata, ma con lui sto capendo che posso farcela.”
“Ciao Massimo, ho appena affrontato la quarta sessione del videocorso AtletaVincente.com e approfondisco ogni argomento nel tuo libro Atleta Vincente. Guardo ogni video almeno due volte, la prima cercando di capirne il contenuto, poi utilizzando carta e penna, segnandomi il tutto e rileggendolo durante la settimana.
Ovviamente ho già cercato di applicare nei miei allenamenti e nelle gare di biliardo quanto appreso in queste prime lezioni, e la prima grossa differenza positiva che ho notato è il sentirmi più padrone di me stesso, più ‘sul pezzo’. Sono già soddisfatto di come mi presento adesso al tavolo da biliardo. Cerco di isolarmi dal resto della sala, non ascolto il pubblico, non guardo in giro, tengo la mia mente fissa su quello che accade QUI e ORA, e posso confermare che già questo migliora di non poco la prestazione.
Sono certo che non è stata una casualità, proprio nell’ultima gara, aver ottenuto un risultato decisamente migliore di quelli maturati negli ultimi deludenti mesi. E il tutto in tranquillità, senza tensioni esagerate, senza finire le gare stremato dall’impegno mentale, e con la camicia sudata, come era mia abitudine… Avevo giocato diverse ore, ma ero fresco come una rosa.
Ho sperimentato le visualizzazioni pre gara, ho utilizzato tante immagini di segnali tipo STOP e BASTA per cacciare via brutti pensieri, ho curato particolarmente l’attenzione e la concentrazione e, soprattutto su questo punto, mi sono reso conto di quanto ero approssimativo nelle precedenti gare, pensando (magari anche non volendo) a tantissime cose che non c’entravano nulla con la partita che stavo giocando.
Per ora soddisfattissimo, ritengo che alla fine sarò super soddisfatto!!!”
“Mi chiamo Giuliano, ho 33 anni, sono un cavaliere di salto ostacoli e tecnico di giovani promesse. Ho un’azienda che opera nel settore equestre e nella mia vita ho svolto diverse attività, sono grafico pubblicitario, sono stato musicista per professione, campione italiano di kung fu e ricopro diverse cariche tecniche e istituzionali all’interno della federazione equestre italiana.
Nello svolgere la mia attività agonistica e didattica con i ragazzi ho sempre utilizzato l’allenamento mentale, senza però essere a conoscenza di un sistema già esistente e codificato. Nella vita ho dovuto affrontare momenti molto difficili, per altri forse insuperabili e invalidanti, ma sono sempre andato avanti grazie alla mia forza di volontà e alla gestione della mia mente.
Tante battaglie e l’assenza di un vero e proprio metodo hanno però lasciato cicatrici e presentato il conto all’improvviso, e recentemente mi sono sentito disorientato, demotivato, spento. Un giorno ho sentito parlare di mental coaching, mi sono interessato alla cosa e dopo alcune ricerche ho conosciuto e contattato Massimo Binelli. È diventato il mio mental coach e grazie al lavoro fatto insieme ho ritrovato il mio equilibrio e incrementato i risultati miei e dei miei allievi; in più, sono migliorate anche le relazioni personali. Ringrazio Massimo per il suo aiuto e per essere stato fonte di ispirazione per me.”
“Ho 69 anni e da 30 pratico il gioco delle bocce a livello agonistico.
Da tempo seguivo le ‘Pillole di Coaching’ di Massimo Binelli su YouTube, finché un bel giorno ho deciso di contattarlo.
Ho subito pensato che fosse la persona in grado di riaccendere il fuoco del mio interesse, così abbiamo iniziato a lavorare assieme.
Nel frattempo, ho anche acquistato il suo libro Atleta Vincente, che ho iniziato a leggere a ‘piccole dosi’, come lui stesso suggerisce (e devo dire che è favoloso, perché non ti dà l’impressione di leggere ma di parlare con lui!), e sto mettendo in pratica tutti gli esercizi di allenamento mentale che concordiamo nel corso dei nostri incontri.Ieri avevo voglia di allenarmi da solo, per potermi isolare e lavorare su me stesso. Mi sono concentrato solamente su alcune tecniche mentali (per ora non riesco a farlo su tutte) e ho ottenuto prestazioni pazzesche! La mia specialità preferita, quella che sento mia, è il tiro di precisione.
Ebbene, sino a oggi, soltanto una sola volta, nel corso di una gara, avevo ottenuto un risultato significativo: 27 punti su 37.
Per anni avevo auspicato di migliorare tale punteggio, ma non c’ero mai riuscito. In allenamento, nei momenti migliori, sono arrivato a 26; quest’anno due volte 23, 21…Ieri ero carico, ho scelto di allenarmi come se fosse la gara più importante della mia vita. Arrivato a quota 15, ho pensato al punteggio, ma immediatamente mi sono ricordato che non va fatto. Mi sono più volte ripetuto ‘pensa a questo tiro’, ‘questo tiro è il più importante della tua vita’, e così via fino alla fine. Risultato? Ho fatto 30 punti, pazzesco!!! Ho provato una gioia immensa, sfociata in un pianto liberatorio. ‘Allora sono davvero in grado di farcela’, è stato il primo pensiero…
Adesso VOGLIO arrivare a stupire tutti per la mia età, per i miei sacrifici, a coronamento di un impegno profuso sempre al massimo. Sono anni che visualizzo una mia prova da 37 punti. Finora non è mai successo.
Oggi so che ce la posso fare, e sento che il mio sogno di ottenere la qualificazione per poter partecipare ai campionati italiani di questa specialità si avvererà. Grazie Massimo!”
“Sono un grande appassionato di tiro a volo, specialità fossa olimpica. Ho iniziato per caso, due anni fa, e mi sono subito entusiasmato, perché vedevo che c’era in me una certa predisposizione per questa disciplina sportiva. Ho fatto un corso per apprendere la tecnica e i risultati sono arrivati quasi immediatamente, ma poi tanto veloci sono arrivati, tanto veloci si sono bloccati, al punto tale che le mie medie rimanevano sempre uguali o calavano.
Per me stava diventando un’ossessione, perché ero alla ricerca continua del risultato, volevo vincere le gare lavorando solo sull’aumento delle medie, ma questo atteggiamento mi ha portato in un tunnel: sparavo tutti i giorni senza migliorare e più sparavo e più mi arrabbiavo con me stesso. Anche gli amici tiratori mi dicevano continuamente che avevo grandi capacità ma che non riuscivo ad esprimerle, e ci stavo male.
Alla fine ho preso spunto dai grandi campioni del tennis che utilizzano l’allenamento mentale e mi sono iscritto al programma AtletaVincente.com.
Per me si è aperta una porta che io ora chiamo ‘porta della pace interiore’. Lavorando con Massimo Binelli, in videoconferenza, giorno dopo giorno ho capito tante cose, non solo nell’ambito dello sport, ma anche in quello famigliare, sociale e del lavoro. Tutto sta migliorando in me, e quello che ‘prima’ era frustrazione, si sta trasformando in positività; quello che ‘prima’ cercavo di fare in modo nervoso e confuso, adesso mi riesce in modo facile, leggero e senza alcuna paura e fatica. In gara riesco a proteggermi dentro a una bolla di positività, raggiungendo uno stato di grazia fisica e mentale incredibile.Questa straordinaria consapevolezza mi ha portato a vincere il Campionato Italiano di Fossa Olimpica, Terza categoria, il 24 settembre 2017 al Tav Cieli Aperti di Bergamo, un traguardo inimmaginabile, fino a qualche mese fa. Grazie Massimo!”
“Pratico tiro a segno da 12 anni, faccio parte del GS Esercito e sono in nazionale.
Ho sempre interpretato questo sport come qualcosa di puramente ‘esterno’, cioè tecnica, ore e ore di allenamenti al poligono e tanta preparazione fisica.Nel corso degli anni ho avuto diversi problemi che ho affrontato con caparbietà. Sono persino uscito dalle fila della nazionale e poi ci sono rientrato… Sapevo che dentro di me, nella mia testa, c’era qualcosa che non andava, ma non ritenevo che fosse allenabile, anche perché nessuno mi ha mai indirizzato sulla strada dell’allenamento mentale. Sebbene io abbia vinto molto, mi sentivo un’opera incompiuta, mi mancava qualcosa, ed è per questo che dopo aver fatto un po’ di ricerche in Rete ho preso la decisione di seguire in autonomia il programma AtletaVincente.com e di studiare e applicare le Pillole di Coaching del libro Atleta Vincente, prima ancora di lavorare direttamente con Massimo Binelli.
In poco tempo, grazie alle videolezioni, al libro e all’esperienza e alla competenza di Massimo, ho già visto i primi cambiamenti. Il mio prossimo obiettivo è mettermi alla prova ai Campionati Italiani che si disputeranno a Milano dal 5 all’8 ottobre. Voglio affrontarli con uno spirito nuovo, per riuscire a dare il meglio di me, come faccio in allenamento, senza subire le pressioni della gara.
Sono orgoglioso di quello che sto facendo e ringrazio Massimo per essere entrato nella mia vita!”
“Mi sono iscritto al percorso AtletaVincente.com a luglio del 2016.
Volevo superare una specie di blocco mentale che mi condizionava nelle gare importanti, mentre in allenamento e nelle gare non ufficiali non riscontravo problemi, davo sempre il meglio.Ho lavorato con Massimo Binelli e ho ottenuto ottimi risultati individuali, però avevo ancora un sogno da incorniciare: vincere il campionato italiano a squadre. Abbiamo lavorato duramente per tutto il 2017, applicando le strategie e le tecniche del metodo Atleta Vincente, e alle finali nazionali che si sono disputate il 16 e 17 settembre al Palabiliardo di Rho, in provincia di Milano, i “Black Jack” di Cerda, la squadra di cui faccio parte, si sono laureati Campioni d’Italia, categoria Eccellenza!
Ringrazio Massimo e il suo libro, Atleta Vincente, che mi è stato di grandissimo aiuto per raggiungere questo obiettivo importante.”
“Ciao Massimo, seguo AtletaVincente.com e ho acquistato il tuo libro a luglio, in un momento di forte crisi a livello personale e sportiva. Ho iniziato a leggerlo dal letto dell’ospedale mentre ero ricoverata e in quei giorni stavo meditando se mollare lo sport che tanto mi ha dato in questi anni (il tiro a segno), ma che nel contempo mi ha portato anche molte delusioni. Onestamente, se mi sono rimessa in gioco è stato per merito delle tue prime Pillole.
È stata una ventata di positività. Ho deciso di riprovarci perché lo devo soprattutto a me stessa. Non voglio più crearmi aspettative o cercare il risultato per soddisfare gli altri. Devo essere io a ritenermi soddisfatta o no delle mie gare o allenamenti.
Oggi ho tentato di affrontare nuovamente una gara. Non era un appuntamento ufficiale, e proprio per questo lo ritengo un test, un punto di partenza dal quale iniziare a lavorare e a migliorare. Negli ultimi anni, affrontare una gara per me era diventato uno scoglio quasi insormontabile, perché ero sempre alla ricerca dei punti, ed è deleterio, come tu sai meglio di me. È come un cane che si morde la coda: vuoi fare i punti e non riesci, ti deprimi, tenti di ripetere la tua gara migliore e non ce la fai, e ti deprimi ancora di più… E affondi, lentamente, e non ti riesci ad alzare. Questo è successo a me in questi anni.
Oggi ho messo in pratica le tue prime Pillole, mi sono creata un mantra che mi ripetevo colpo dopo colpo. Per la prima volta dopo tanto tempo la mia amica ansia si è presa un giorno di ferie! Sono soddisfatta per come ho gestito la gara. I brutti colpi sono arrivati ma in altre occasioni quei colpi condizionavano l’andamento della gara. Oggi no. Se il tiro non era buono, continuavo a gratificarmi e a ripetere il mantra. Di solito avere pubblico alle spalle mi metteva in difficoltà.
Oggi no. Non mi interessavano le persone, pensavo solo a fare bene il mio lavoro. Il punteggio finale è ben lontano dalle mie aspettative e dai punti che nel 2009 mi portarono a conquistare il titolo italiano, ma oggi va bene così. Nella Pillola 4 chiedi se chi non prenderà la medaglia ma si sarà migliorato si potrà ritenere soddisfatto. Beh, in passato ti avrei detto di no. Oggi invece ti dico di sì. Io in questa gara non avrò la medaglia, ma sono soddisfatta dei piccoli passi che sto facendo, grazie allo sprint che mi ha dato il tuo libro. Una volta ti avrei detto che il vero campione è colui che sa ripetersi. Oggi ti dico che il campione è colui che si rimette in gioco anche quando tutti gli hanno voltato le spalle, che si rialza e cerca di rimettete assieme i pezzi del suo puzzle.
È facile arrivare in cima quando tutti ti circondano di attenzioni, ma è quando quelli di cui ti fidavi che ti chiudono le porte in faccia che devi dimostrare di essere più forte. Ci vuole più grinta. Da questo punto voglio partire. Ho già steso i miei obiettivi, sono un po’ ambiziosi, ma non impossibili… Ce la farò? Te lo dirò alla prossima recensione. Intanto questa… Grazie Massimo, a te e al tuo libro!”
Mi sono iscritto al videocorso AtletaVincente.com di Massimo Binelli a maggio del 2017 e già dopo le prime quattro sessioni ho ottenuto risultati più che notevoli! Ho cambiato radicalmente l’approccio al tiro e al tavolo, il modo di pensare e il modo di rispondere agli stimoli esterni, positivi o negativi che siano. Sono riuscito ad andare ben oltre le mie aspettative per la conclusione di quest’anno sportivo, conquistando il titolo di Campione assoluto italiano Serie C, per la categoria pool, e vincendo partite esclusivamente sul piano mentale, contro avversari più forti di me.
Il cambiamento più grande è stato sicuramente l’aumento di sicurezza durante un tiro o durante una situazione difficile, dove la pressione è alta, per non dimenticare la capacità di cancellare l’errore. Sono fermamente convinto che i risultati conseguiti siano frutto soprattutto del programma Atleta Vincente, e che senza di esso non sarei in grado di esprimere lo stesso livello che esprimo adesso.
Adesso mi sento anch’io un ‘animale da gara’, che riesce ad aumentare le proprie prestazioni in situazioni di torneo. Consiglio a tutti, come ho già fatto e continuerò sicuramente a fare, di intraprendere questo percorso per poter esprimere al meglio le proprie potenzialità, anche in gara, e diventare un Atleta Vincente!
Obiettivo personale fissato dopo aver messo in pratica le strategie e le tecniche del libro ‘Atleta Vincente’? Sportful 2017: terminarla sotto il muro delle 8 ore, migliorando il mio record personale alla ‘veneranda’ età di 51 anni.
Ebbene, i risultati dicono 7 ore e 55 minuti, riuscendo a classificarmi incredibilmente entro i primi 200 assoluti nella gara internazionale rinomata per essere tra le più dure d’Europa!
Sette mesi di preparazione ritagliata a fine giornata lavorativa durante la settimana, in attesa del weekend per allungare la distanza. Focalizzare l’obiettivo è stato determinante; visualizzare la corsa mi faceva scandire con esattezza tutto ciò che stavo affrontando senza lasciare niente al caso.
Pillola preferita? La numero 4. Libro e coach consigliati. Grazie Massimo Binelli!
Ho conosciuto Massimo Binelli tramite il suo programma Atleta Vincente, completato nei mesi scorsi e che porto avanti tuttora, ogni giorno, nello sport e anche nella mia attività imprenditoriale. Oltre ad avermi ‘ricostruito dalle mie ceneri’, il percorso di allenamento mentale mi ha regalato grande soddisfazione nel riuscire per la prima volta a mantenere il sangue freddo durante lo svolgimento dei campionati regionali targa di tiro con l’arco, specialità Compound.
Infatti, dopo aver commesso un grave errore che stava penalizzando la mia squadra nel primo set, sono riuscito a mantenere il sangue freddo tirando bene tutte le frecce successive e sia io che i miei compagni di squadra siamo riusciti a rimontare 15 dei 18 punti persi nel primo set.
L’esperienza è continuata negli scontri individuali dove, in 2 frecce su 3 per ogni singolo set, ho sperimentato la gioia del mio sport, senza ansie né paure. Lavoravo per arrivare a riprodurre il ‘qui e ora’ e il mio ancoraggio positivo anche nella terza freccia di ogni set. Grazie Massimo!
Gioco a biliardo dal 2010 e ho ottenuto una promozione dopo quattro anni. In gara, sono riuscito a battere più volte giocatori di categoria superiore; nello stesso tempo ho lasciato per strada partite sulla carta più facili, esprimendo livelli altalenanti di gioco.
Ho scoperto il progetto Atleta Vincente e ho deciso di iniziare un percorso di mental coaching con Massimo Binelli. Dopo le prime sessioni di lavoro ho partecipato a una gara importante, la quinta e ultima tappa del BTP (Billiard Tour Pro) a Sant’Antonino di Susa, e sono riuscito a superare la batteria di qualificazione. Ho sconfitto in finale un Master (categoria superiore alla mia), alla bella, all’ultimo tiro.
Ringrazio Massimo Binelli, perché per tutta la giornata (ho disputato tre incontri al meglio dei cinque set, per un totale di circa quattro ore di gioco) non ho mai smesso di dialogare con me stesso nel modo che mi ha insegnato. Mi sono perdonato gli errori, mi sono incoraggiato, mi sono ripetuto che potevo batterli tutti. Fino alla ciliegina sulla torta, in finale: stavo perdendo 2-1 con il Master che poi ho sconfitto, così ho chiesto una pausa (è consentita dopo il terzo set), ho sistemato un po’ i pensieri e sono tornato sul biliardo per dare tutto quello che mi era rimasto.
Ho conquistato il quarto set e nel quinto mi sono tirato fuori due o tre volte da situazioni difficili fino a procurarmi un’unica occasione per chiuderlo, perché anche all’avversario mancavano soltanto tre punti per vincere. L’ho sfruttata al primo tentativo e ho vinto io.
Era un sacco di tempo che non riuscivo a giocare con questa determinazione, e mai ero riuscito a realizzare un risultato così importante contro un avversario di tale livello, in una gara nazionale. Ho usato al meglio le tecniche per gestire il mio dialogo interno, e sono solo all’inizio di un percorso che si prospetta entusiasmante.
Sono un agonista di tiro dinamico della federazione sportiva FITDS. La mia attività sportiva richiede un controllo fisico e mentale non indifferente, visto che in gioco ci sono armi vere, e di conseguenza la concentrazione deve essere altissima, sia per questioni di sicurezza sia per i risultati che si vogliono ottenere.
La decisione di seguire un mental coaching già mi era balenata qualche tempo fa. Premetto non sono un principiante: ho conquistato una medaglia d’oro a squadre ai Mondiali a Rodi, una medaglia d’oro agli Europei in Portogallo, una medaglia d’oro ai Mondiali in Florida e una medaglia d’oro agli ultimi Europei 2016 in Ungheria.
Le mie potenzialità sono elevate, ma non riesco ad esprimerle sempre al massimo. Per questo motivo mi sono iscritto al programma di allenamento mentale Atleta Vincente e ti faccio i complimenti, perché hai la capacità di esprimere i concetti con chiarezza, fai esempi pratici (non sei solo un teorico) e hai elaborato gli esercizi con una semplicità unica. Sono sicuro che con l’applicazione della tua metodica arriverò a dare il meglio di me.
Mi chiamo Ilaria e pratico il pattinaggio artistico su ghiaccio. All’inizio del 2015, mi sono trovata in difficoltà nel gestire l’ansia durante le gare, quindi, grazie ai miei genitori, ho deciso di intraprendere il percorso di mental coaching con Massimo Binelli.
Abbiamo iniziato a lavorare assieme da maggio e in tutti gli incontri ho sempre trovato buoni consigli che sono riuscita a mettere in pratica sul ghiaccio.
Dopo otto mesi di lavoro tutti i risultati che ho ottenuto sono stati sempre positivi. Sono anche riuscita ad aumentare la mia autostima e a controllare le mie emozioni.
Ringrazio Massimo di tutto e spero di continuare questo percorso insieme ancora lungo.
Sono un navigatore, detto anche detto co-pilota, ossia la figura che, con il pilota, forma l’equipaggio di una vettura da rally. Avevo problemi di tenuta mentale e di nausea, e fisicamente non mi sentivo preparato.
Mi sono messo alla ricerca di una persona che potesse aiutarmi a risolvere questi punti deboli. Ho scoperto il sito Atleta Vincente e ho trovato in Massimo massima disponibilità e professionalità. Abbiamo lavorato duramente, preparando le gare che dovevo affrontare sul piano mentale, fisico e alimentare, e in beve tempo ho superato le mie difficoltà.
Ora riesco ad avere risultati fenomenali, tenendo tutto sotto controllo, con il massimo della tranquillità. Che dire, in poche parole: unico al mondo!
Alla fine del 2015, precisamente a ottobre, sono stato ingaggiato dalla Federazione Egiziana di Tiro a Volo con l’incarico di provare a qualificare per Rio almeno un atleta nella disciplina del trap, la fossa olimpica. In un mese ci siamo dovuti preparare per i Campionati Africani, l’ultima chance di avere la quota olimpica. Il tempo era pochissimo ed è per questo che mi sono messo subito alla ricerca di un mental coach che potesse fornire a me e ai miei atleti il necessario supporto mentale.
Ho visto alcuni video di Massimo e l’ho contattato, anche perché aveva già lavorato con dei tiratori. Superata la diffidenza iniziale, i miei atleti hanno iniziato a dialogare con sé stessi in modo positivo, e pian piano hanno sviluppato la mentalità vincente, quella del campione che ha fiducia nelle proprie possibilità, si assume sempre la responsabilità del proprio operato e dà il meglio in ogni circostanza.
In pochi mesi di lavoro, abbiamo raggiunto l’obiettivo di portare Ahmed Kamar, l’atleta di punta, non solo alla finale delle Olimpiadi, ma addirittura allo shoot-off per una medaglia, miglior risultato di sempre per un tiratore africano. Quinto assoluto, stritolato tra cinque veterani e plurimedagliati dei Giochi Olimpici.
Il tiro a volo è uno sport individuale, tuttavia è stato importante ‘fare squadra’ e far percepire agli atleti che tutti noi stavamo puntando ad un unico obiettivo.
Sono certo che questo sarà solo l’inizio di una lunga e proficua collaborazione con Massimo Binelli.
Sono Priscilla, il mio sport è il bodybuilding e gareggio nella categoria bikini. Ho contattato Massimo in aprile, a poco meno di un mese dalle gare e ho iniziato il percorso Atleta Vincente. È stato il mio primo anno agonistico, con selezioni e finali ogni due/tre settimane; quindi era per me una grande sfida.
Sapevo di aver fatto tutto quello che c’era da fare a livello tecnico, e forse anche di più, ma avevo paura del palco, del giudizio della gente, di sbagliare… Avevo tutto, ma mi mancava la parte mentale della preparazione.
Grazie a Massimo ho eliminato le paure e focalizzato gli obiettivi. Sono arrivata in gara tranquilla e determinata, e mi sono divertita classificandomi seconda ai Campionati Italiani, col fisico dei miei sogni e una sicurezza che mai avrei pensato di avere.
Ho superato me stessa gara dopo gara, mi sono meritata il mio successo perché il bodybuilding è la mia grande passione e amo quello che faccio. Sono felicissima e soddisfatta del lavoro svolto assieme.
Maria Elena e Raffaello sono gemelli. Hanno partecipato a un mio seminario Atleta Vincente e hanno subito intrapreso un percorso di allenamento mentale. Queste le loro testimonianze, ricevute dopo la vittoria agli Europei dei Piccoli Stati (Malta, settembre 2016).
Maria Elena: “Non mi sono mai sentita così sicura di me. Ho attaccato quando dovevo attaccare, ho difeso quando ho dovuto difendere, sempre con grande lucidità. L’allenamento mentale mi ha consentito di raggiungere il perfetto dominio di me stessa, ero serena e sicura di vincere, ci ho creduto fino in fondo e ho vinto. Ringrazio Massimo, che d’ora in poi mi accompagnerà nella mia crescita agonistica”.
Raffaello: “Sono riuscito a controllare la tensione della gara e a contenere la mia irruenza, specialmente negli episodi di scorrettezza da parte degli avversari. Il lavoro con il Mental Coach mi ha aiutato enormemente a restare concentrato e a vincere. Ringrazio Massimo Binelli per il grande aiuto che mi ha dato”.
Mi chiamo Nico e pratico taekwondo. Questo sport è la mia grande passione, ho raggiunto un buon livello tecnico, ma finora in gara, quando arrivava il momento dell’incontro, provavo tensione guardando l’avversario, pensavo sempre che avrebbe potuto vincere e mi bloccavo.
A un certo punto, a marzo di quest’anno, mia madre mi ha suggerito di guardare le tue Pillole. Ne sono rimasto entusiasta e le ho detto: “Mamma, questo è uno spiraglio!”. A quel punto mi sono iscritto al programma Atleta Vincente e ho fatto tutto il corso, con il tuo aiuto prezioso in videochiamata.
Domenica 3 luglio, dopo quattro mesi di lavoro, a Roma ho fatto l’esame di taekwondo per la cintura nera. Con i tuoi “stratagemmi”, sono riuscito a passare la prova nel migliore dei modi e quindi mi sono portato a casa la cintura nera. Sono contentissimo di aver raggiunto questo traguardo, lo sognavo da sei anni. Grazie ancora Massimo!
Mi sono iscritto al progetto Atleta Vincente a maggio 2016. Sono un imprenditore che ama molto l’innovazione, ho una bella famiglia con due bravi bimbi (Camilla, 9 anni, e Alberto, 5anni), ma soprattutto ho una grande passione per il tiro a volo, specialità Fossa Olimpica.
Sono 10 anni che pratico questo sport con discreti risultati, ma finora non avevo mai raggiunto prestazioni eccelse, tant’è che milito in seconda categoria.
Il 12 giugno 2016 ho vinto una gara, classificandomi primo assoluto con 73 su 75, e ho conquistato anche il collegato Trofeo Bornaghi (73+24+3). Mi sentivo invincibile e sulla mia maglietta c’era scritto CCCP [la formula per modificare i pensieri negativi spiegata nella prima sessione del videocorso, ndr]!
Non ho ancora completato il percorso di allenamento mentale, tuttavia i risultati già si vedono, perciò desidero ringraziare Massimo Binelli per l’aiuto che ha saputo darmi e per quello che ancora potrò imparare.
Sono un giocatore di tennis, classificato FIT. Ho iniziato il percorso di allenamento mentale ‘Atleta Vincente’ perché in passato, dopo un errore commesso, esprimevo giudizi pesanti su di me e creavo un circolo vizioso dal quale era difficile uscirne… vincenti. In breve tempo, con le sessioni di Massimo Binelli sono riuscito ad allontanare i pensieri negativi, così come ho imparato a rimanere concentrato lungo tutto il match, punto per punto, grazie alla ‘bolla’.
Le parole che Massimo utilizza per descrivere il pensiero positivo, la consapevolezza e la concentrazione sono rimaste ben presenti nella mia mente, soprattutto durante la prima partita ufficiale di Coppa Italia, e mi sono state di grande aiuto.
Sono già migliorato molto, tuttavia mi aspetto ancora tanto dal lavoro che sto continuando a svolgere per la mia crescita personale e sportiva. Grazie Massimo!
Mi chiamo Pietro De Santi, ho 56 anni e pratico il tiro al volo dal 2012. In gioventù ho praticato la boxe a livello agonistico, alcuni altri sport, ed ho anche allenato una squadra di pugilato.
In tutte le discipline a cui mi sono dedicato, ho sempre appreso molto rapidamente tutto quello che riguardava la tecnica e l’esecuzione del gesto atletico, che mi hanno permesso di raggiungere dei risultati apprezzabili in breve tempo. Tuttavia, l’allenamento è una cosa, mentre la competizione sportiva è un altro mondo. Tutto questo perché io ho sempre sofferto emotivamente la gara, fino ad arrivare a dimenticarmi come si dovevano eseguire certi movimenti o cosa bisognava fare nei momenti di difficoltà.
Premetto che sono una persona decisa e tenace, che nella vita ho iniziato a lavorare molto giovane (all’età di 22 anni ho costituito la mia prima azienda), e che tuttora svolgo un incarico di Direttore Commerciale che mi porta a contatto con persone in tutto il mondo in situazioni che sono molto più difficili di una gara sportiva amatoriale. Ma nonostante tutto questo, la realtà è che l’emozione che sopraggiungeva in quei momenti non riuscivo a controllarla. Dico riuscivo, perché a un certo punto ho deciso che doveva esserci un sistema che mi permetteva di affrontare le competizioni con più calma.
Avendo sentito parlare di Mental Coach, ho fatto una ricerca in Internet e ho trovato il sito di Massimo Binelli, ho cercato di capire alcune cose, poi ho deciso di chiamarlo. Abbiamo iniziato un percorso di allenamento mentale nella primavera del 2015 e, per farla in breve, nel 2015 ho vinto il GP di Novara di 3^ Categoria, ho vinto il Bronzo ai Campionati Italiani di 3^ Categoria a Lonato, in provincia di Brescia e sono passato in 2^ categoria. Il 2016 è iniziato con un Argento ai Campionati Italiani Invernali a Durazzano, in provincia di Benevento, un 2° posto al GP di Bergamo e un buon piazzamento alla Beretta Cup di Laterina, in provincia di Arezzo.
In questi mesi di lavoro, Binelli mi ha fatto capire moltissime cose, che mi sono servite per raggiungere risultati importanti e che, soprattutto, mi servono nella vita di tutti i giorni. Grazie Massimo!
Mi chiamo Maria Varricchio e pratico tiro a segno. So benissimo che purtroppo non è uno sport abbastanza diffuso in Italia, ma per me è tutta la mia vita. Ho iniziato a praticarlo nel 2011, a soli 12 anni, e da quel giorno la mia vita è cambiata.
All’inizio era tutto perfetto, vincevo le gare ed ero molto spensierata, però piano piano le cose diventavano sempre più serie. Tre anni fa, al Campionato Italiano mi sono classificata al quarto posto, dunque da quel giorno, nonostante fossi ancora piccola, la Nazionale italiana iniziò a notarmi e da lì non passava un solo giorno in cui non ci pensavo.
Due anni fa, poi, sempre ai Campionati Italiani, la gara andò male ed ero quasi decisa a smettere per la troppa delusione. Quando però stavo per comunicarlo agli altri, arrivò una notizia inaspettata… Ero finalmente stata convocata al mio primo raduno con la Nazionale italiana!
Da quel momento, ho partecipato a ben quattro gare internazionali e perfino ai Campionati Europei; tutto andava bene, nonostante spesso mi facevo condizionare dai giudizi negativi. Arrivò il giorno del Campionato Italiano, mi preparai tutta l’estate per questa competizione, però l’ansia e la paura di deludere gli altri mi stavano distruggendo inconsapevolmente.
Tutto quell’anno avevo vissuto con la paura che il mio sogno, tanto desiderato, potesse svenire nel nulla per un solo passo falso da un momento all’altro; e così fu. Le gare andarono male e conseguentemente mi comunicarono che non sarei stata convocata per un po’ di tempo. Piansi ogni giorno per un mese intero, il solo ricordo mi faceva scendere le lacrime e non c’era una sola gara che andasse bene.
Mio padre però, vedendomi stare continuamente male, fece delle ricerche su Internet e venne a conoscenza dell’allenamento mentale. Scaricò varie informazioni sull’argomento, ma all’inizio ero abbastanza scettica, non credevo molto che mi potesse aiutare a superare quel momento, e dunque lasciai perdere.
Un giorno però mi ricordai che mio padre mi aveva parlato di un certo Massimo Binelli, il quale spiegava l’allenamento mentale e le strategie di gara attraverso dei video su YouTube, così, prima di una gara molto importante, decisi di consultarne qualcuno. Un video tirava l’altro, dunque decisi di mettere in pratica qualcosa di quello che avevo imparato durante la gara.
Fu un successo, arrivai prima e l’unica persona che volevo ringraziare in quel momento eri tu! Da quando ho iniziato a vedere le tue sessioni di allenamento la mia vita è cambiata, ma soprattutto la mia mente. Potrebbe sembrare strano, ma per me tu sei il mio “eroe”.
Nessuno era mai riuscito a farmi riflettere sull’aspetto mentale dell’allenamento e solo adesso capisco quanto sia fondamentale nella vita di un atleta. Facendo parte del progetto Atleta Vincente, mi sento anche io un vero e proprio Atleta Vincente, anche perché ho notato fin da subito un cambiamento in me stessa.
Adesso non mi spaventa più niente, il giudizio delle persone non mi tange e la paura di affrontare una gara non prende più il sopravvento su di me, bensì l’unica certezza che sento dentro è che questo cammino mi porterà verso il successo.
Sono davvero fiduciosa di raggiungere tutti gli obiettivi che mi sono posta e sono certa che con il tuo aiuto sarà davvero più semplice.
Esprimerti a parole la mia immensa gratitudine sarebbe impossibile, ma voglio solo dirti GRAZIE con tutto il cuore!
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Napoli, Universiadi 2019: Maria Varricchio vince il bronzo nella pistola ad aria compressa da 10 metri e si racconta in questa intervista pubblicata l’11 luglio su Anteprima24.it.
Ho iniziato a tirare con l’arco nel 2013 e mi è subito piaciuto. Nel 2014, ho partecipato al mio primo campionato italiano, con un ottimo risultato: 6° di classe. Da quel momento (purtroppo il cervello fa brutti scherzi!), sono entrato nel tunnel che noi arcieri chiamiamo ‘target panic’ e non sono più riuscito a fare punteggi importanti.
All’inizio del mese di febbraio del 2016, ho visto i tre video introduttivi di AtletaVincente.com ed è come se Massimo mi avesse dato una scossa. Mi sono detto: “Ma queste sono le stesse cose che dice il mio allenatore da due anni!”, così ho subito acquistato il videocorso. I primi due video mi hanno aiutato a sbloccare qualcosa nella mia testa e, grazie alla mia volontà e alla pazienza e bravura del mio allenatore Piero Ciappetta, il 21 febbraio, quindi dopo neppure tre settimane di lavoro, sono salito sul podio con la medaglia d’argento al Campionato Italiano Indoor. Durante la gara ho provato quello che Massimo chiama ‘stato di grazia’ e mi è piaciuto parecchio. So bene che il percorso è ancora lungo e duro, ma la mia determinazione è tanta.
Ringrazio mia moglie che mi segue sempre alle gare per la sua pazienza, anche perché ho ‘contagiato’ nostra figlia, diventata praticante di questo stupendo sport. Un grazie, infine, a tutto L’Arco Sport Roma, che ha tifato per me durante la diretta su YouArco.
PS: ok, lo ammetto, nella foto mi sono tolto un po’ di pancia con Photoshop…
Sono un arciere dal 1997. Dopo tanto tempo, ho ritrovato il gusto vero di questo sport, quel gusto che si prova nello stare insieme agli amici, e ho ottenuto un bronzo al Campionato Italiano Indoor 2016. Per molti, specie ‘quelli bravi’, un terzo posto sembrerà poca cosa. Per me, invece, è moltissimo, e per questo devo dire grazie.
Lo dico a mia moglie e a mia figlia, che mi consentono di vivere tutto ciò con tranquillità, ai miei compagni di squadra e ai dirigenti della Arcieri Certaldesi, una società piccola, ma felice.
Infine, dico grazie a Massimo Binelli, che pian piano sta cambiando la mia testa.
Sono Maestro di sci e Allenatore Federale di 3° Livello da 15 anni. Ho contattato Massimo Binelli perché avevo tre obiettivi: migliorare la comunicazione con gli atleti che seguo, ragazzi e ragazze dai 13 ai 16 anni, al fine di rendere sempre più efficace l’insegnamento, aiutare i ragazzi a rafforzare le motivazioni e la consapevolezza dei propri obiettivi e imparare le tecniche per gestire al meglio le dinamiche di un gruppo.
Abbiamo svolto assieme un percorso completo di coaching sportivo, grazie al quale ho appreso le strategie di allenamento mentale per aiutare gli atleti a definire i loro obiettivi agonistici, controllare il dialogo interno e trasformare i pensieri negativi in pensieri postivi, praticare la visualizzazione, aumentare la concentrazione, gestire la tensione della gara, potenziare la motivazione e l’autostima.
I miei atleti hanno subito avvertito che qualcosa stava cambiando, soprattutto nel linguaggio che adottavo nei loro confronti. Dopo un primo periodo di reciproco adattamento, il clima del gruppo è migliorato molto e sono arrivati i primi risultati, sia in allenamento sia in gara.
Ho sempre avuto una personalità vincente, ma ultimamente mettevo in campo troppa voglia di vincere e poca gestione del ‘tiro per tiro’, del ‘qui ed ora’. Ho iniziato a seguire il videocorso Atleta Vincente a fine ottobre 2015.
Prima di ogni gara pratico la meditazione (la calma è importantissima nel biliardo) e la visualizzazione, e ho imparato ad adottare il pensiero positivo, che mi ha portato ad avere più ‘presenza’ e a cancellare i pensieri negativi che arrivavano. In poco più di un mese, sono arrivato all’ottava sessione e ho iniziato a mettere in pratica anche la ‘bolla’. In competizione mi aiuta molto, riesco a restare nel presente e raggiungo la massima concentrazione. Tensione? ‘Colpettino’ alla bolla e via! Rabbia, perché il mio avversario realizzava con un tiro fortunato? ‘Colpettino’ a sinistra e via! Pensiero su un tiro facile sbagliato? ‘Colpettino’ dietro e via!
Lo psicologo di Gustavo Zito, uno dei più grandi giocatori, un giorno mi disse: «Il biliardo è un gioco individuale, tu non giochi contro un avversario, ma giochi contro te stesso. Hai un numero di tiri per raggiungere un punteggio e devi fare del tuo meglio ad ogni esecuzione: la vittoria è solo una logica conseguenza della tua prestazione». La continua voglia di migliorarmi e di confrontarmi mi ha portato a contattare Massimo Binelli.
I primi risultati sono già arrivati, ho battuto i più forti giocatori del Norditalia – professionisti esclusi – e ho conquistato due primi posti in gare interregionali, perciò posso solo dire: GRAZIE MILLE MASSIMO!
Sono allenatore di pallavolo dal 1993 e sempre ho voluto prestare attenzione all’aspetto motivazionale, alle dinamiche di gruppo e a tutto ciò che, oltre la tecnica, possa aiutare al miglioramento della prestazione e al raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Lungo la mia carriera ho quindi intrapreso studi specifici in tali direzioni, avvicinandomi a precorsi formativi che potessero darmi una completezza da allenatore anche sotto questo punto di vista. Ho iniziato a leggere libri, seguire aggiornamenti e lavorare con persone che si occupano in particolare di PNL (Programmazione Neuro Linguistica) e Coaching.
Durante la mia permanenza Carrarina, alla guida di una squadra militante nel Campionato Nazionale di B2 Femminile, ho avuto l’opportunità di incontrare, conoscere e confrontarmi con Massimo Binelli. Mi fa piacere dire che subito siamo entrati in sintonia, lo reputo persona attenta, preparata e puntigliosa. Anche se non abbiamo avuto modo di lavorare direttamente insieme, ho capito che è un professionista che ama il suo lavoro, conosce la materia e ben si sa porre col suo interlocutore. I nostri incontri ed i nostri confronti sono stati sempre molto utili e credo abbiano in qualche modo arricchito entrambi, io per lo meno ho avuto modo di riflettere su alcune cose e trovare degli spunti interessanti.
Dicevo persona disponibile, che se anche serve un consiglio al volo è sempre pronta a dare una mano, come è successo recentemente, anche se io ora alleno in un’altra città. Credo veramente che le nostre strade un giorno si possano incrociare e quel giorno sarà temuto dai nostri avversari…
Buon lavoro Massimo!
A ottobre 2014, ho iniziato il percorso di mental coaching con Massimo Binelli. Sicuramente l’allenamento mentale, pur essendo una cosa nuova, appena scoperta e forse a volte sottovalutata, mi è servito tantissimo, per controllare ogni mia emozione, ma sopratutto per riuscire a realizzare in un tempo molto breve tutto quello che so fare, una volta per tutte.
In meno di un anno di lavoro, sono riuscita a diventare più determinata e più sicura, e ho dimostrato a me stessa e a chi crede in me che tutti i sacrifici vengono sempre ripagati, se si ha fiducia nei propri obiettivi.
L’oro conquistato con il mio partner Davide Trevisani ai Campionati Europei 2015, categoria Juniores Coppie Artistico, ne è la dimostrazione.
Ho iniziato a partecipare alle sessioni di mental coaching ad ottobre del 2014. Inizialmente, lo confesso, ero piuttosto scettica, non credevo che l’allenamento mentale potesse servire a migliorare la mia prestazione, il livello di autostima, la concentrazione…
Abbiamo lavorato su molte tecniche, tutte interessanti, ma quelle che mi sono piaciute di più sono la ‘visualizzazione’, la cosiddetta ‘bolla’, l’ancoraggio e, infine, la tecnica dello ‘swish’.
Dopo sette mesi, ho capito che dentro di me è avvenuta una notevole trasformazione, perché ho cambiato totalmente il mio atteggiamento nell’affrontare una qualsiasi difficoltà o un ostacolo. Adesso, ad esempio, visualizzo sempre un esercizio, prima di farlo, e così lo affronto con più grinta e sicurezza, rispetto a prima.
Inoltre, ho migliorato anche il mio livello di autostima, che era molto basso, e sto imparando a controllare la mia rabbia e il mio corpo.Tutto questo grazie a Massimo Binelli, il Mental Coach della mia società di pattinaggio artistico.
Massimo è competente, disponibile e aperto per spiegare al meglio gli obiettivi del suo lavoro, e si impegna per far sì che questi vengano raggiunti, una volta stabiliti insieme. Per quanto mi riguarda, mi ha seguito, seppure per breve tempo, in ambito sportivo e i miglioramenti sono arrivati molto presto!
Mi ha fatto aprire gli occhi e prendere conoscenza di aspetti e particolari che prima trascuravo o non conoscevo, come ad esempio i metodi per cercare di rimanere concentrata durante tutta una partita, senza perdere lucidità proprio nei momenti più importanti e decisivi. Oppure per cercare di avere una visione d’insieme del gioco (nel mio caso la pallavolo) che molto spesso, vuoi per l’agitazione e vuoi per la troppa concentrazione che agisce un po’ da paraocchi, perdiamo di vista.
Il lavoro con Massimo è stato utile anche per prendere piena consapevolezza dei miei mezzi, ma anche delle mie “mancanze”, e questo non è poco!
Grazie mille Massimo!