Da 4 anni tiratore IPSC, ma una vita trascorsa negli sport agonistici, dal basket, alla pesistica, al motocross, alla velocità su pista e infine il tiro dinamico sportivo.
Una vita trascorsa ad allenarmi come un matto, ma senza raccogliere i frutti del mio lavoro in gara, assalito perennemente dall’ansia, dal pensiero negativo, dal pessimismo, dalla “profezia che si autoavvera”, dalla mancanza di fiducia in me stesso e dalla paura del giudizio della gente che mi guarda e che mi conosce.
Con Massimo, in 26 settimane di allenamento mentale sono passato da un’autovalutazione della mia prestazione di 7, in una scala da 1 a 10, ad un’autovalutazione di 9 e non ho intenzione di fermarmi, perché ho ancora molto da dare e obiettivi da raggiungere.
Ho imparato a gestire l’ansia con le varie tecniche di respirazione e di consapevolezza del “del qui e ora”, a visualizzarmi vincente, a non aver paura di sbagliare, a creare la mia “bolla di energia” resistente e protettiva con ancoraggi forti e continuamente allenati. Ho imparato a dialogare con me stesso facendo prevalere la vocina positiva piuttosto che quella negativa. Ho imparato a superare la temibilissima paura del giudizio e del confronto, rimanendo nella mia bolla, focus davanti a me e dietro di me solo nebbia.
Riesco addirittura a rilassarmi in gara, sorridendo, e rido pure sotto i baffi, perché mai avrei solo immaginato di potercela fare e senza sforzo.
Ho imparato a finire una gara e a parlare con me stesso dicendo: “Sono soddisfatto, ho dato il mio 100%, di più cosa potevo fare?!?”. Questa è la vera vittoria!
Comunque, preparando tecnicamente, ma soprattutto mentalmente, ciascuna gara, magari scrivendo proprio la preparazione mentale e la routine mentale da seguire, i risultati arrivano e sono una conseguenza, se si gareggia senza pensare ai numeri, ai competitor e ai risultati. Solo così si vince veramente!
Voglio dire un’ultima cosa. Ho imparato anche che l’atleta vincente mette in pratica tutto ciò che ha imparato anche nella vita quotidiana, nel lavoro e può insegnare ai propri figli a vivere lo sport con la giusta prospettiva sin da subito: un grosso privilegio, direi. GRAZIE di cuore Massimo!